Il nuovo ciclo di rilasci ravvicinati di Firefox ha scatenato il malcontento tra l'utenza enterprise, che per definizione ha la necessità di installare applicazioni solo dopo che queste siano state sufficientemente testate in ambienti sicuri. Tra gli sviluppatori Mozilla si è svolto un confronto interno, da una parte chi giudicava eccessiva la velocità dei nuovi rilasci, paventando il rischio di una diminuzione della sicurezza generale del software, dall'altra chi notava che il bacino di utenza di Firefox è prettamente domestico e che la minoranza di utenza enterprise non sarebbe stata una grande perdita. Ma lo scrittore latino Orazio ci ha insegnato che "in medio stat virtus", la virtù sta nel mezzo e, pur con le dovute eccezioni, è quasi sempre meglio cercare la via del compromesso piuttosto che rompere con una o l'altra fazione. Ecco perchè Mozilla ha annunciato un ulteriore cambiamento nel ciclo di rilasci: non si può rallentare per non mostrare il fianco a Google Chrome o a Microsoft, pronto a tornare alla ribalta con IE 10, ma si può rendere gli aggiornamenti silenziosi, così che gli sviluppatori possano introdurre direttamente le nuove funzioni, senza dover aspettare il rilascio di una nuova versione. Già Chrome utilizza lo stesso schema di aggiornamento, con un processo completamente trasparente per l'utente, ma che ha portato a buoni risultati, inoltre molti utenti, che prima avversavano il nuovo ciclo di Firefox, si sono ormai abituati ai rilasci ravvicinati, dunque il malcontento va verso l'estinzione.
|