La scorsa settimana il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, è stato intervistato dal giornalista PBS Charlie Rose, nel corso dell'intervista sono stati toccati diversi punti, uno in particolare riguarda la raccolta dei dati utente eseguita dalle società che operano sul Web. Zuckerberg ha ammesso che Facebook ha collezionato un'enorme quantità di dati riguardanti i suoi utenti, ma, a sua detta, si tratta di informazioni consensualmente affidate al suo network, che spesso è stato al centro delle polemiche per questo, ma che, secondo Zuckerberg, risulta più trasparente di Google, Microsoft e Yahoo. Questi tre rivali nominati dal giovane miliardario, sono colpevoli di raccogliere i dati degli utenti in maniera molto più subdola, attraverso cockies o tenendo traccia dello storico delle ricerche effettuate durante la navigazione. Tutto ciò, afferma Zuckerberg, avviene totalmente ad insaputa dell'utente, alle sue spalle, dunque è meno biasimabile Facebook degli altri tre operatori. Il CEO di Facebook ha continuato asserendo che l'utente ha maggior controllo dei dati immessi su Facebook rispetto a quanto avviene per i sistemi Microsoft, Yahoo e Google. Le affermazioni di Zuckerberg non sono nulla di nuovo, almeno per quanto riguarda Google, che è sempre stato un agguerrito rivale di Facebook. Ma diverso è il discorso per Microsoft e Yahoo, entrambe queste società lavorano a stretto contatto con Facebook e non lo ostacolano, dunque le accuse di Zuckerberg potrebbero causare qualche ritorsione.
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