Come dichiarato dal CEO di RIM, l'azienda esaminando la possibilità di far produrre i suoi smartphone in outsourcing. Il cambio di direzione verrà probabilmente imposto da Thorsten Heins, come riporta un articolo sul Financial Times. Intervistato dal famoso quotidiano economico, l’amministratore Delegato di Research in Motion, ha dichiarato: «E’ chiaro che RIM necessita di un cambio sostanziale », promettendo «un’ampia revisione delle opzioni strategiche».
Il piano delineato da Heins è abbastanza semplice, ma non privo di rischi. In primo luogo, RIM deve concentrarsi sulla riconquista dell’impresa. Heins ha affermato che la società tornerà alle sue radici, ovvero alla fornitura di servizi per le imprese, questo concentrandosi sul suo prodotto Fusion Mobile, una serie di strumenti di gestione per smartphone Android e iPhone.
L’azienda abbandonerà l’idea di creare una linea di dispositivi che abbraccia tutti gli utenti. Al contrario, si concentrerà solo terminali marcatamente business e sugli smartphone, più attraenti per i consumatori.
Il piano prevede anche un taglio nella dirigenza. Intanto Jim Balsillie, ex co-amministratore delegato di Rim si è dimesso dal Consiglio di Amministrazione della Società. «Sono grato per questa esperienza notevole e per l’opportunità di aver lavorato con professionisti eccellenti, che hanno contribuito a trasformare un’idea canadese in un successo mondiale», ha dichiarato Balsillie in un comunicato diffuso dalla società.
Heins sta cercando un nuovo Marketing Chief sostenendo di voler «appiattire» i processi decisionali, avendo un maggiore controllo sui dirigenti sulla responsabilità per i loro progetti, un po’ come è avvenuto per Nokia.
Secondo quanto affermato dal suo CEO, RIM sta esplorando ogni via per trasformare in business qualsiasi possibilità. Ciò include l'opzione di concedere in licenza la propria piattaforma BlackBerry 10, la cessione di porzioni di business, e probabilmente la vendita di alcuni dei suoi brevetti. La vendita della società sarebbe l’ultima opzione.
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