Internet non è più un passatempo o uno strumento con il quale reperire informazioni di ogni genere, ma un vero e proprio diritto fondamentale per l'uomo. Lo stabilisce l'ONU attraverso una risoluzione nella quale si sostiene che tutti dovrebbero potersi esprimere liberamente on-line. “Ogni essere umano ha diritto a vedersi riconoscere on-line gli stessi diritti che gli sono riconosciuti nel mondo reale, a cominciare proprio dalla libertà di manifestazione del pensiero”: questo è uno dei passaggi chiave del testo approvato all'unanimità e firmato da 80 Paesi (compresa l'Italia) per tutelare il Web e le sue libertà. L’ONU ha anche esortato stati e governi a impegnarsi al massimo per rendere l’accesso al Web ancora più facile.
A sottoscrivere la dichiarazione delle Nazioni Unite, che, ricordiamo, non è in alcun modo vincolante, sono stati tutti e 47 i membri del Consiglio dei Diritti Umani, comprese nazioni non proprio sfavorevoli alla censura come Cuba e Cina. Il rappresentante di quest'ultima, in verità, ha approvato la risoluzione aggiungendo però che "il libero flusso di informazioni su Internet e la sicurezza informatica devono comunque andare di pari passo". Un escamotage verbale per far capire che la Cina non ha del tutto intenzione di rinunciare al controllo sull'informazione on-line.
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