È quello che ha dichiarato Kim Dotcom, il fondatore del popolare sito di file hosting, dalla sua lussuosa dimora in Nuova Zelanda, dove attualmente si trova agli arresti domiciliari. Tramite Twitter, Dotcom ha infatti espresso delle considerazioni sulla fine di SOPA e PIPA, le due proposte di legge presentate e poi ritirate dal Governo americano che riguardano la protezione dei diritti d’autore su Internet, e sulla bocciatura di ACTA, aggiungendo che Megaupload tornerà più grande, più veloce e più sicuro dagli attacchi rispetto a prima.
Sempre via Twitter, il trentottenne cittadino di origini tedesche ha contattato il Dipartimento di Giustizia americano e fatto sapere di essere disposto a tornare negli Stati Uniti di sua spontanea volontà, ma solo se il Governo USA riuscisse a garantirgli un processo equo, lo sblocco dei beni e il rispetto dei suoi diritti di cittadino. In caso contrario, l'unico modo per tornare negli States sarà attendere l’estradizione, che non potrà essere effettiva prima di marzo 2013. Il processo chiave, che si doveva trenere il 6 agosto, è stato infatti ufficialmente rimandato dal giudice neozelandese alla primavera del 2013 a causa delle troppe irregolarità procedurali commesse dal Dipartimento di Giustizia americano e dall'FBI.
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