Aggiunta alla versione 23 del browser Chrome la funzionalità Do Not Track, che offre agli utenti la possibilità di non essere monitorati durante le navigazioni sul Web. Quando questa modalità è attivata, funziona in background e contribuisce a difendere la privacy dell'utente bloccando il tracciamento delle abitudini di navigazione da parte di siti terzi. Firefox, Internet Explorer, Safari e Opera - gli altri quattro browser più utilizzati dagli internauti - hanno già implementato questa funzione nei mesi scorsi, lasciando indietro, almeno finora, il browser di Google.
Do Not Track ha sollevato comunque numerose polemiche. Alcuni sostenitori della privacy si sono lamentati che questa funzionalità, proprio perché richiede la collaborazione volontaria dei siti Web, non avrà molto successo. Ad altri non piace il modo in cui è implementata all'interno di alcuni browser. Internet Explorer 10, ad esempio, ha la funzione attivata per impostazione predefinita, mentre Chrome prevede la modalità Do Not Track disattivata, lasciando ai singoli utenti la possibilità di attivarla o meno.
Sempre in Google Chrome, però, come chiarito da un avviso che viene visualizzato quando l'opzione è abilitata, i siti possono o non possono accettare la richiesta. Gli utenti che vogliono proteggere la loro privacy, perciò, si potrebbero trovare nella condizione di dover eliminare periodicamente i cookie traccianti.
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