Nonostante l’arresto dei creatori, avvenuto nel dicembre 2012, il “virus della polizia” continua a colpire. Dai dati raccolti dai laboratori di Panda Security, nei primi mesi del 2013 gli attacchi sono aumentati, questo fa pensare che esistano diversi gruppi di diffusione del malware. Il virus, di tipo ransomware, veicola nelle casse degli autori guadagni per oltre un milione di euro l’anno. Le infezione sono causate da “exploit kit”, applicazioni che consentono agli hacker di infettare i computer degli utenti inducendoli a visitare pagine web contenenti il codice malevolo. Per effettuare il reindirizzamento vengono sfruttate falle di sicurezza di programmi molto diffusi come Adobe Acrobat e Java. Per evitare di cadere nella trappola del “virus della polizia”, Panda Security suggerisce di aggiornare costantemente il browser utilizzato e, se non strettamente necessario, disabilitare Java o disinstallarlo completamente dal proprio computer.
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