Si chiama Sean Xia-An Zhang il professore della Jilin University che insieme al suo team ha inventato la prima stampante che, al posto del normale inchiostro, usa l’acqua per imprimere testo e immagini su una carta (che ovviamente non è carta comune da stampanti). La rivoluzionaria tecnica (anche se il risultato finale non è certo nuovissimo) di questa stampante “water-jet” permette di riscrivere su un foglio fino a 50 volte, in virtù del fatto che l’inchiostro, in realtà, sparisce dal foglio dopo meno di un giorno dalla sua stampa, se mantenuto a una temperatura intorno inferiore ai 35 gradi, mentre se fa più caldo svanisce prima. Per ora è possibile stampare soltanto con “inchiostro” di colore blu, e sono allo studio le tecnologie per stampare a colori come un comune stampante. Se si pensa che, in realtà, la stragrande maggioranza delle stampe effettuate all’interno di un ufficio sono lette soltanto una volta prima di essere cestinate, la tecnologia “water-jet” potrebbe realmente avere senso di essere messa in produzione su grande scala. C’è anche da tenere in grande considerazione l’aspetto ecologico di questa tecnologia, che permetterebbe di risparmiare moltissima carta (un foglio può essere stampato fino a cinque volte) e quindi, se diffusa su scala planetaria, questa stampante potrebbe essere una grande svolta per la salvaguardia dell’ambiente.
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