Recentemente, un gruppo di ricercatori coordinati da Jiaxing Huang della Northwestern University di Evanston (Usa) ha scoperto e pubblicato su Nature Communications che i dischi blu-ray sarebbe in grado di migliorare l’efficienza delle celle solari fino al 22 per cento. Pare infatti che il materiale con cui siano costruiti permetta ai pannelli di assorbire una quantità superiore di fotoni dai raggi solari. I dischi blu-ray contengono infatti una maggiore densità di dati rispetto a DVD e CD (per questa ragione sono utilizzati per la distribuzione di contenuti ad alta definizione), ed è proprio questo schema “quasi casuale” che, una volta trasferito sulla superficie delle celle, ne migliora l’efficienza. Gli studiosi hanno effettuato dei testi su diverse tipologie di contenuti: film tra azione, drammatici, documentari, show televisivi, cartoni animati e altro usandoli come modello per una cella solare di polimero; si è così visto che tale cella assorbiva più celle, e questo grazie alle sequenze di codice binario 0 e 1 utili a codificare le informazioni video. Considerato il fatto che l’era digitale ed in genere i servizi di streaming, verso il quali si sta muovendo tutto il mercato dell’intrattenimento, hanno avuto un cattivo impatto sulle vendite di questi supporti, si potrebbe seriamente pensare, non solo ad un efficiente sistema di riciclaggio dei prodotti già esistenti, ma di un utilizzo più ragionato proprio a vantaggio dell’energia solare.
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