Europa: varati i brevetti software.
Il software diventa brevettabile in modo non dissimile da quanto già
avviene negli USA. I ministri europei sono riusciti a modificare il voto
del Parlamento europeo che si era già espresso contro. L'Italia, che
si era detta contraria, si è invece astenuta. Con un colpo di mano maturato
nelle ultime settimane il Consiglio europeo dei ministri sulle
Competitività è riuscito a far passare una direttiva che introduce
la brevettabilità più ampia per il software in Europa, sulla scia di
quanto già accade negli Stati Uniti.
Non sono bastate, dunque, le tante mobilitazioni alimentate per lunghi mesi
dai sostenitori del software libero e delle
libertà digitali, non sono bastati i richiami al buon senso da parte
di intellettuali e operatori informatici e, soprattutto, non è
bastato il voto dell'Europarlamento. Il fatto che l'assemblea di
Strasburgo avesse con chiarezza bocciato la brevettabilità
all'americana, e lo avesse fatto perché apparivano ormai chiarissimi
i rischi che rappresentava, non è stato sufficiente. Inoltre il
Consiglio ha annullato le modifiche di Strasburgo su molti degli
aspetti più controversi.
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