L'appello di Microsoft con la sentenza della commissione europea che l'ha condannata per esercizio sarà sottoposto al giudizio di 13 magistrati presieduti da Bo Vesterdorf. A rendere noto il panel è stata la stessa Unione Europea che ha così confermato nei fatti quanto circolava da alcuni giorni in via ufficiosa.
La scelta di affidare alla Grand Chamber (l'organo di seconda istanza che rivede le decisioni della Trial Chamber) di 15 giudici guidati dal lussemburghese Vesterdorf viene vista dagli osservatori come una risposta alla vicenda che ha coinvolto il magistrato francese Hubert Legal che originariamente doveva svolgere la funzione di coordinatore di un gruppo di cinque giudici a cui sarebbe stato affidato l'appello. Legal aveva scritto un articolo in cui definiva alcuni dei responsabili dell'apparato burocratico cui spetta il compito di scrivere le sentenze come "ayatollah del libero mercato", facendo riferimento a presunte e possibili manipolazioni dei testi delle sentenze. Secondo Legal questi burocrati, conoscendo meglio il francese (la lingua ufficiale dei documenti legali) dei giudici avrebbero il potere di modificare, e in alcuni casi effettivamente modificherebbero, subdolamente il senso stesso dei dispositivi.
L'opinione di Legal ha irritato non solo gli stessi burocrati ma anche i giudici, che possono apparire come poco accorti, ed è parsa ai più come una critica allo stesso Vesterdorf. Quasi inevitabile, dunque, il cambiamento di rotta del team cui verrà affidato il compito di esaminare il caso Microsoft.
Il caso ricorda piuttosto da vicino il clamoroso scivolone con cui Thomas Jackson, il giudice americano che aveva condannato Microsoft ad una durissima pena (smembramento della società in due differenti realtà), portò al riesame del caso. Allora Jackson aveva rilasciato ai giornali prima del giudizio finale dichiarazioni molto pesanti nei confronti delle pratiche di mercato di Microsoft. La sua opinione doveva essere pubblicata solo dopo la sentenza, ma Microsoft una volta saputo che le interviste erano state rilasciate prima della conclusione del procedimento, ebbe buon gioco nel far annullare la sentenza. La scelta dell'EU di escludere Legal può essere vista come la volontà da parte dell'Unione di non correre lo stesso rischio.
La Grand Chamber dell'UE è composta dai cinque giudici originariamente incaricati di esaminare il caso in appello, dai presidenti delle altre camere di giudizio e da quattro giudici anziani.
La nuova composizione della corte di giudizio, secondo molti osservatori, potrebbe determinare un ritardo nell'esame dell'appello che, programmato per la metà del 2006, potrebbe scivolare alla fine del prossimo anno.
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