Ultime battute per la dura battaglia legale tra Microsoft e l'Ue. Il colosso dell'informatica avrà infatti a disposizione cinque giorni per tentare di far cancellare dalla giustizia europea una condanna per abuso di posizione dominante costata ben 497 milioni di euro. Davanti alla Corte di Lussemburgo, i legali di Bill Gates saranno impegnati nell'ultimo atto della più grande inchiesta nelle storia dell'Antitrust auropeo. La posta è alta sia per la Commissione europea, che ha in gioco molta della sua credibilità, sia per Microsoft, che vede messo a repentaglio il futuro dei suoi metodi commerciali, anche se entrambi affermano che al cuore della vicenda ci sia il diritto all'innovazione. Il colosso Usa intende preservare la proprietà intellettuale delle sue ricerche, l'Ue ritiene invece che Microsoft non possa usare la sua posizione quasi da monopolista per ridurre la concorrenza. In aula la battaglia si protrarrà fino a venerdì 28 aprile e non si escludono colpi di scena. Ad oggi pare che Microsoft non abbia ancora fornito una documentazione adeguata, mantenendo segrete informazioni che non dovrebbero esserlo. A dicembre l'Antitrust Ue ha stabilito che Microsoft non ha fatto abbastanza per aiutare i concorrenti a sviluppare software compatibili e ha minacciato una multa da 2,43 milioni di euro al giorno. Per garantire un corretto e trasparente svolgimento del processo, la lotta finale tra il gigante di Redmond e l'Ue si terrà di fronte alla Grande Sessione della Corte di Giustizia, una formazione di 13 giudici che affronta i casi particolarmente delicati. La sala delle udienze sarà con ogni probabilità stracolma, tenendo conto che Microsoft da sola porterà con decine e decine di consiglieri. Per cinque giorni avvocati, esperti e ingegneri si succederanno in aula secondo un ordine studiato nel dettaglio, sotto l'occhio attento del direttore Affari giuridici di Microsoft, Brad Smith. A dividersi la scena per difendere il colosso Usa saranno soprattutto l'avvocato scozzese Ian Forrester e il belga Jean-Franois Bellis, mentre la Commissione Ue, la cui posizione è supportata anche da numerose associazioni come Ecis, European Committee for Interoperable Systems, formata da Ibm, Oracle, Sun Microsystems, Real Networks, e dalla Fondazione europea del software libero, sarà rappresentata da tre difensori. Dopo due giorni dedicati a Media Player e altri due all'interoperatività, solo venerdì verrà affrontata la questione della multa. La sentenza del Tribunale dovrebbe essere pronunciata alla fine del 2006 o all'inizio 2007.
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