Piccola rivoluzione in casa Microsoft. La società di Redmond ha rilasciato il primo plug-in per Word, scaricabile da Sourceforge, in grado di convertire documenti dal formato proprietario Office Open XML (OOXML) in quello libero ODF, usato da OpenOffice.org e riconosciuto lo scorso anno come standard internazionale (ISO). Il convertitore, prodotto da un partner francese di Microsoft, la Clever Age, e rilasciato con licenza BSD, permette di convertire i file dal formato di OpenOffice Writer a quello di Microsoft Word e viceversa. Entro Fine anno sranno disponbili analoghi plug-in opensource per i formati Excel e PowerPoint.
Le novità annunciate da Microsoft, che fino ad oggi si era rifiutata di supportare il formato OpenDocument per ''mancanza di interesse da parte degli utenti'', non convincono però gli scettici, per i quali la mossa della casa di Redmond è solo un primo passo, per di più tardivo, nello sviluppo di formati e standard aperti. A non convincere è poi il fattore della usabilità (installazione del plug-in e conversione/esportazione di documenti ODF) e della sicurezza (rischio di diffusione di trojan e worm travestiti da plug-in di Office).
La guerra degli standard appare, dunque, tutt'altro che conclusa. Da parte sua la casa di Bill Gates sembra aver già vinto la prima battaglia ottenendo dalla European Computer Manufacturers Association il riconoscimento internazionale del suo standard OOXML. Tuttavia è evidente che Microsoft comincia a porsi il problema della interoperabilità di documenti basati su standard diversi. Una necessità effettiva dopo l'affermarsi di validi programmi alternativi come OpenOffice.org, che non presenta problemi di costi e licenze e usa appunto il formato libero OpenDocument.
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