Le autorità antitrust dell'Unione Europea potrebbero assegnare a Microsoft una pesante multa per presunta violazione delle leggi anti-trust, si legge oggi nel Wall Street Journal, ma il commissario Mario Monti oggi ha giudicato prematuro un simile intervento.
"Ribadisco che il dossier è a una fase preliminare", ha detto Monti in conferenza stampa, commentando l'articolo del quotidiano americano.
Il Wall Street Journal (Wsj) cita difatti uno studio secondo cui la Commissione europea starebbe per sanzionare Microsoft e chiedere il blocco di alcune applicazioni del suo software Windows.
Secondo il Wsj, la Commissione accusa Microsoft di aver depistato gli inquirenti e tentato di ostacolare le indagini.
"Mi dispiace che ci sia stata una fuga di notizie sul rapporto stilato dalla Commissione a fine agosto", ha aggiunto Monti. "Parlare di una multa quando Microsoft non ha ancora replicato alle prime conclusioni della Commissione è prematuro", ha detto il commissario secondo il quale "una multa, certo, resta una possibilità".
Al giornale americano un portavoce della Microsoft ha ribadito che la compagnia ha collaborato con la commissione, non ha violato le leggi antitrust e risponderà alle accuse ufficialmente il mese prossimo.
La commissione, organo esecutivo dell'Unione europea, ha il potere di assegnare una multa fino al 10% del fatturato annuale di Microsoft, pari a 2,5 miliardi di dollari, ha detto il giornale.
LE ACCUSE CONTRO MICROSOFT
La commissione europea sospetta Microsoft di aver utilizzato illegalmente la posizione dominante di Windows e Office per affermarsi nel mercato in rapida crescita dei software informatici per Internet, dove affronta la concorrenza di compagnie come Sun Microsystems, Ibm (International Business Machines) e altri, si legge nel Wsj.
Nell'edizione online del Wsj si legge che l'indagine europea sospetta Microsoft di aver anche cercato con mezzi illegali di dominare il mercato dei software musicali e video per il Web.
La commissione sospetta che la compagnia fondata da Bill Gates abbia volutamente progettato il desktop del software Windows 2000 e i prodotti ad esso collegati in modo che non possano funzionare bene con i software delle aziende concorrenti, si legge nel quotidiano.
L'indagine si è anche concentrata sul mercato dei server e sospetta Microsoft di aver preinstallato il suo Windows Media Player sul pacchetto Windows tagliando fuori i concorrenti, scrive il Wsj.
La Corte Suprema degli Stati Uniti martedì ha respinto il ricorso di Microsoft contro la sentenza secondo la quale la compagnia ha violato le leggi antitrust negli Usa, rinviando il caso alla corte di grado inferiore che si era espressa sul caso, la quale ha richiesto ulteriori colloqui sul caso.
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