Da sempre i sostenitori di Linux e Mac OS X hanno fatto delle vulnerabilità di Windows la loro arma principale, stando almeno al numero di bug riscontrati.
Oggi però i tempi sono cambiati e di sicuro l'attenzione posta nei confronti della sicurezza è notevolmente cresciuta. Il risultato? Una netta ripresa di Windows nei confronti degli altri due sistemi operativi più famosi.
Ma c'è chi si spinge oltre. Se infatti ci atteniamo a quanto comunicato dai report Microsoft, Windows Vista, nei suoi primi sei mesi di vita, ha lasciato scoperte solamente dodici vulnerabilità. Questo numero sarebbe un grande successo perché sensibilmente minore di quello dei sistemi operativi considerati sinora i più robusti.
Il confronto è stato fatto anche con Red Hat Enterprise Linux 4 Workstation, che ha riscontrato 129 vulnerabilità di cui una cinquantina considerate di livello grave.
Chiaramente le critiche non sono mancate ed i più scettici non hanno rilevato termini di miglioramenti rispetto al passato. Secondo alcuni già il solo conteggio dei bug di sistema non può essere paragonabile fra i vari sistemi operativi, viste le realtà completamente differenti di sviluppo e correzione dei bug. E’ noto infatti che Microsoft cerchi il più possibile di proteggere il proprio codice e che il dettaglio degli aggiornamenti e del service pack arriva fino ad un certo punto. Qualcuno fa anche notare che i vari sistemi operativi offrono differenti soluzioni e software inclusi nel pacchetto di base, per cui non è possibile confrontare le vulnerabilità a livello di numero globale.
Aspettiamo quindi la fine dell’anno per avere un quadro più completo del livello di security offerto da Vista e per confermare o smentire queste dichiarazioni. Di oggettivo c'è che Windows Vista è la bandiera di un trend migliorativo, che vede i prodotti Microsoft acquisire consensi sempre maggiori, anche in ambito sicurezza.
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