Fin da prima del lancio ufficiale del nuovo sistema operativo di Microsoft, le copie pirata di Windows Xp sono circolate su larga scala, sfacciatamente, in tutto il mondo.
In rete, soprattutto nei siti dell'est europeo e del sud est asiatico, sono state messe a disposizione dei navigatori versioni complete del software.
Dall'uscita del sistema operativo su Internet i siti che offono il download di copie pirata sono proliferati a dismisura, complice anche il fatto che il sistema di protezione basato sul Windows Activation Program era stato prima 'addolcito' dalla stessa Microsoft, poi facilmente crackato dai pirati.
Microsoft ora lancia l'allarme, che suona come una maledizione: "Installare copie pirata di Windows Xp può esporre il sistema all'attacco di hacker e virus". L'annuncio, che arriva dopo anni di minacce più o meno reali alla sicurezza dei computer degli utenti, è stato accolto tiepidamente, e certo non ha scoraggiato molte persone dallo scaricare il software pirata.
Fra i metodi usati dai pirati per violare il codice di Xp, oltre ai consueti programmi per aggirare il controllo a tempo che il software utilizza per bloccarsi dopo 14 giorni di uso senza registrazione, c'è stato anche il raffronto fra la versione distribuita nei negozi e la prima release per i grandi clienti, distribuita senza il temuto WAC.
I pirati hanno confrontato il codice byte per byte 'raschiando' dalla versione in commercio il sistema anti copia.
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