Il giudice distrettuale Colleen Kollar-Kotelly ha preannunciato che darà a Microsoft una settimana in più prima dell'inizio delle udienze - originariamente fissato per la settimana prossima - sul ricorso presentato da alcuni stati dell'Unione contro il gruppo produttore di software, accusato di pratiche contrarie alla concorrenza.
La Kollar-Kotelly ritiene che Microsoft debba avere più tempo per studiare i cambiamenti "significativi" inseriti nelle richieste dei nove stati rimasti nella causa, rifiutando in novembre il compromesso con la società di Bill Gates.
L'accordo era stato raggiunto tra Microsoft e il ministero delle Giustizia, dopo che già in giugno una corte di appello aveva stabilito (confermando le decisioni di un tribunale di grado inferiore) che Microsoft stava difendendo in modo scorretto la sua posizione dominante sul mercato.
In quella occasione 9 stati su 18 si erano accodati all'intesa, ma parti importantissime come la California, il Massachusetts e il Connecticut non avevano rinunciato alla causa, ritenendo troppo generosa per Gates e soci la soluzione.
Già mercoledi scorso gli avvocati di Microsoft e del governo hanno incontrato il giudice per spiegare i vantaggi e le ragioni dell'intesa, ma la Kollar-Kotelly non ha anticipato in nessun modo il suo orientamento.
Nell'ordinamento Usa esiste una legge, il Tunney Act, che stabilisce se e come un'intesa raggiunta tra governo e terzi in materia di antitrust si può definire nell'interesse della collettività.
Alle 18,40 Microsoft sta guadagnando il 2% circa in linea con il Nasdaq.
|