Gli utenti che utilizzano Windows XP e sistemi più datati potrebbero imbattersi in problemi di compatibilità con gli hard disk che verranno prodotti a partire dall’anno prossimo. I nuovi dispositivi, infatti, implementeranno una nuova suddivisione dell’area di memorizzazione passando dai 512 byte per settore a 4096 byte, ossia 4 KB. Lo scopo è quello di massimizzare l’efficienza degli attuali dischi rigidi che hanno ormai raggiunto dimensioni misurabili nell’ordine dei terabyte. La scelta dei 512 byte aveva un senso quando le unità disco avevano capacità di memorizzazione nettamente inferiori e l’impiego di settori di piccola dimensione serviva a limitare il più possibile gli sprechi. Oggigiorno con hard disk sempre più capienti e la memorizzazione di file sempre più grandi, come i video in alta definizione, il passaggio a 4 KB consente di ridurre ulteriormente gli sprechi diminuendo il numero di settori utilizzati e migliorare le prestazioni. Il problema è che solo i sistemi operativi da Windows Vista in poi gestiscono nativamente il nuovo formato, mentre Windows XP e precedenti potrebbero avere seri problemi con le nuove unità disco, soprattutto per quel che riguarda l’integrità dei dati. I produttori tenteranno di arginare il problema adottando appositi meccanismi integrati nei dischi rigidi che effettueranno una traduzione al volo, garantendo cioè la compatibilità, al prezzo però di un decadimento di prestazioni di circa il 10%. Probabilmente basterebbe un aggiornamento software del sistema operativo per risolvere l'incompatibilità con i futuri dischi rigidi, ma non è detto che Microsoft prima o poi lo rilasci dal momento che da aprile del 2009 Windows XP è entrato nella fase di supporto esteso e quindi vengono distribuiti solo aggiornamenti critici di sicurezza.
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