La gestione della memoria di Windows 8 è più efficiente di quella di Windows 7. A confermarlo sono una serie di test effettuati da Microsoft sulla stessa configurazione hardware, dotata di 1 GB di RAM. Confrontando il consumo di memoria tramite il Task Manager è venuto fuori che Windows 7 SP1 utilizza il 5% della CPU e 404 MB di RAM, mentre Windows 8 solo l’1% di CPU e 281 MB di RAM. In questo caso il test dimostra che, rispetto a Windows 7, il nuovo sistema operativo Microsoft impegna molto di meno il processore e la RAM, con un guadagno rispettivamente del 400% e del 29,75%. Windows 8 si propone pertanto come un sistema particolarmente “leggero”, quindi ideale per girare su tutti quei dispositivi, come i tablet, che tipicamente dispongono di una ridotta quantità di memoria RAM. Questo risultato è stato ottenuto dall’azienda di Redmond grazie a centinaia di cambiamenti specifici e all’implementazione di nuove tecniche di gestione della memoria. Una di queste è, ad esempio, il "memory combining”: il sistema ricerca le aree di memoria che contengono lo stesso contenuto ed elimina eventuali duplicati, mantenendo solo una copia dei dati. Questa tecnica consente di liberare da decine a centinaia di MB di memoria, a seconda del numero di applicazioni che sono attive contemporaneamente. Microsoft ha inoltre rivisto il numero di servizi che vengono caricati all’avvio del sistema operativo: 13 servizi sono stati rimossi, un certo gruppo sono stati impostati con avvio manuale e alcuni sempre attivi sono ora avviabili su richiesta (ad esempio il Plug and Play, Windows Update e il servizio Framework user mode driver). Per ridurre ulteriormente il consumo di RAM è stato anche ritoccato il modo in cui vengono gestite nella memoria le applicazioni utilizzate con più o meno frequenza ed è stato trovato un modo efficiente per eseguire il doppio desktop. In pratica sui dispositivi che utilizzano prevalentemente l’interfaccia Metro il desktop classico viene avviato solo se necessario. Un ultimo miglioramento alla gestione della RAM è stato effettuato implementando uno schema per dare priorità alle allocazioni di memoria di applicazioni e componenti di sistema. In questo modo il sistema operativo può decidere velocemente quale memoria occupare o liberare. Su Windows 8 ogni programma può allocare memoria con bassa priorità che, in caso di necessità, il sistema operativo può decidere di rimuovere.
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