Microsoft ha svelato alcuni dettagli sul perché ha deciso di modificare e ottimizzare in Windows 8 la funzione di ricerca, per intenderci quella inclusa nel menu Start. La casella di ricerca, così come la conosciamo oggi, è comparsa per la prima volta in Windows Vista per consentire agli utenti di trovare rapidamente file e applicazioni presenti sul sistema. Questa funzione di ricerca è stata successivamente migliorata in Windows 7, includendo anche tra i risultati le funzioni presenti nel Pannello di Controllo. Microsoft ha però recentemente effettuato un’analisi sull’utilizzo di questo strumento da parte degli utenti ed ha rilevato che circa il 64% delle ricerche in Windows 7 vengono effettuate per ricercare e lanciare programmi, mentre solo il 22% riguarda la ricerca dei file e il 9% applicazioni del Pannello di Controllo. Un esiguo 2%, invece, è relativo all’esecuzione dei programmi. Proprio sulla base di questi dati Microsoft ha cercato di migliorare la funzione di ricerca di Windows 8 integrando in un’unica visualizzazione i tre principali gruppi, vale a dire Applicazioni (Apps), Impostazioni (Settings) e File. L’azienda di Redmond infatti si aspetta che gli utenti installeranno più applicazioni in Windows 8 rispetto al passato e per questo motivo ha deciso di utilizzare un diverso approccio, che tiene conto anche dell’aspetto sviluppo dei software e mostra tutti i risultati cercati, anziché limitarne la visualizzazione solo ad alcuni elementi, come avviene in Windows 7. Nel nuovo sistema operativo, ad esempio, i risultati non includono più email e contatti (contenuti che in Windows 7 erano al di sotto dello 0,05% delle ricerche totali). Microsoft ha inoltre prestato particolare attenzione alle scorciatoie di tastiera necessarie per lanciare rapidamente le ricerche, come la combinazione tasto Windows + W per effettuare una ricerca tra le Impostazioni e tasto Windows + F per eseguirla tra i file, mentre tasto Windows + R apre la classica casella “Esegui” da cui avviare un programma.
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