Microsoft è ancora nel mirino della commissione europea. Anche questa volta ci sarebbe una violazione in materia di concorrenza. Nel 2009 l'azienda americana è stata multata per 1.68 milioni di euro da Bruxelles per non aver consentito agli utenti di PC del mercato europeo la libera scelta del browser da usare. A completamento della sanzione, Microsoft ha dovuto installare uno strumento software che sopperisse a tale mancanza. L'accordo raggiunto con la commissione europea è giuridicamente vincolante fino al 2014.
Ma ecco il problema: un aggiornamento del service pack di Windows 7 ha omesso questa funzione, così molti PC apparsi in Europa ultimamente non erano allineati alle richieste della commissione. Microsoft si è affrettata a scusarsi sostenendo la tesi dell'errore tecnico e non una manovra per spingere Internet Explorer a danno della concorrenza. Inoltre, il problema sembra davvero rilevante per l'utenza poco esperta o pigra, in quanto è semplice installare browser alternativi, con o senza la maschera di dialogo voluta dalla commissione.
Steve Ballmer, numero uno di Microsoft, ha dichiarato che l'azienda ha accettato le sanzioni di Bruxelles e si è adeguata. Joaquin Almunia, commissario per la concorrenza nell'Unione Europea, non si è espresso, ma fonti bene informate lascerebbero intendere che l'antitrust è pronta a colpire di nuovo.
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