Come nella migliore tradizione delle cause giudiziare legate
al mondo informatico, anche la diatriba che vede coinvolte due delle più grandi
realtà informatiche americane e del mondo, ovvero America OnLine e Microsoft,
si chiude con un accordo siglato a seguito del versamento di un fiume di dollari
sonanti. Infatti la Microsoft verserà nelle casse di AOL-Time Warner (che
per chi non lo sapesse è il più grande internet provider americano, con più
di 32 milioni di utenti) la considerevole cifra di 750 milioni di dollari,
per chiudere tutti i procedimenti che attualmente vedono imputate MS ed AOL.
Il tutto, ovviamente in base ad un accordo tra le parti che si articola in
vari punti ben precisi, e che fornirà senza dubbio nuovi spunti commerciali
ad entrambe le major americane. Anzitutto, la diatriba sulle "browsing tecnologies",
maggiore spada di Damocle sulla testa di MS si chiude con un bel colpo di
spugna, visto che in base ai termini dell'accordo, nei prossimi anni, America
OnLine avrà il pieno diritto di utilizzare InternetExplorer per i propri servizi
online. Ma non basta perchè AOL stessa diverrà partner di Microsoft e come
tale, potrà partecipare la testing delle future versioni del browser Microsoft.
Insomma, se c'erano dubbi sul destino di Netscape Navigator, ora non ci sono
più. Ma nell'accordo sono coinvolti anche gli Istant Messaging softwares e
il famoso Media Player di Microsoft. Per ciò che riguarda i primi infatti,
in base ai termini del succitato accordo, i messanger delle due aziende (AolMessanger
ed ICQ per America OnLine e MSN-Messanger per Microsoft) dovranno diventare
"compatibili tra loro", cosichè gli utenti dell'uno possano dialogare con
quelli dell'altro. Una possibilità fino ad oggi AOL aveva bocciato, ma che
non mancherà di far contenti molti utenti.
La piattaforma WindowsMedia invece diverrà utilizzabile da AOL, anche se in
via non esclusiva; questo significherà senza dubbio una specie di join venture
di utenti, infatti i 30 e passa milioni di users AOL si troveranno in qualche
maniera ad entrare, volenti o nolenti, nell'universo Microsoft, usando tra
l'altro una delle porte principali. Apparte questi punti fondamentali, in
realtà l'accordo si articola in vari paragrafi con quali si sancisce in pratica
l'inizio di una stretta collaborazione tra le due aziende, che lascia profondamente
soddisfatto il patron di casa Microsoft, Bill Gates. Nel frattempo i partner
storici di AOL-TimeWarner, come ad esempio la Real Network minimizzano l'importanza
di questo accordo, definendolo solo come un necessario passo verso l'integrazione
di tecnologie che fanno parte dell'informatica di tutti i giorni ed alle quali
AOL non poteva rimanere indifferente.
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