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Silenzio - Assenso TFR



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Pubblicato da Sbavi il 24/03/2005 alle 00:00

Il "Trattamento di Fine Rapporto", in sigla TFR, è la somma che spetta al lavoratore  dipendente al termine del lavoro in un'azienda. Conosciuta, specie in passato, più popolarmente come "liquidazione", è una prestazione al cui pagamento è tenuto il datore di lavoro nel momento in cui cessa il rapporto stesso.

Il TFR gioca un ruolo fondamentale, per il rilancio della previdenza integrativa, nella nuova riforma previdenziale (legge 243/2004), pubblicata sulla G.U. del 21 settembre 2004.
Infatti, la legge Maroni stabilisce il suo “dirottamento” automatico alla previdenza complementare, salvo diverso avviso da parte del lavoratore.

In pratica vige la regola del silenzio-assenso per la quale, se entro il termine di sei mesi dalla data di entrata in vigore del relativo decreto legislativo, o entro sei mesi dalla data di assunzione, il lavoratore non esprime nulla in merito alla quota del TFR, questa verrà automaticamente versata nel fondo pensione negoziale o di categoria.

Qualora non esistesse il fondo pensione negoziale, o di categoria, è facoltà del lavoratore scegliere a quale fondo pensione aderire.

In base alla riforma, quindi, i lavoratori potranno optare su due alternative:

  •  decidere di non conferire il TFR maturando ai fondi pensione;
  •  scegliere a quale fondo pensione far confluire il proprio TFR.


Aggiornamento di oggi 24 Marzo 2005: slitta da luglio a settembre 2005 per i lavoratori l'inizio dei sei mesi previsti dalla delega previdenziale per la decisione sulla destinazione del proprio TFR ai fondi pensione.

Questa notizia di ESTREMA importanza e da non prendere sottogamba, sta "stranamente" passando abbastanza inosservata, nonchè senza l'opportuna rilevanza che meriterebbe da parte degli organi di stampa, da quelli competenti e dall'INPS stesso, proprio a causa di quel SILENZIO - ASSENSO che suona tanto come balzello per il dirottamento delle quote TFR alle ormai esangui casse dell' INPS, dopo anni di abusi e di gestione facile ed allegra.


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Commenti:
Muttley
Per ora non corro questo "rischio", ritirato il mio Venerdì scorso

MUT
marck
Non hai detto che è comunque facoltà del lavoratore iniziare DA SUBITO a versare il proprio TFR nei fondi di previdenza integrativa. Io lo faccio già da 3-4 anni e il mio TFR sta fruttando nelle mie tasche e non in quelle del datore di lavoro!

I fondi di previdenza integrativa infatti (cito COMETA e FONDAPI per i metalmeccanici ad esempio) investono molto prudenzialmente il capitale del TFR del lavoratore e i frutti di questo investimento vanno ad aumentare il capitale stesso, che dopo tot anni può essere riscattato completamente (simulando così la vecchia liquidazione) oppure può diventare un vitalizio mensile, una seconda pensione che si aggiungerà a quella dell'INPS rendendo la nostra vecchiaia più felice
NS-1
scusate, io sono completamente ignorante in materia...
in parole povere, il TFR dove finisce? Dove posso effettuare la mia scelta?
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