<Notizia Atipica> Un'indagine giudiziaria e' stata aperta dal Tribunale di Bruxelles su un appello inquietante apparso su Internet che invita ''ad un raduno, sabato 12 novembre, ad un'ora precisa, nel centro di Bruxelles, per tutto distruggere e tutto mettere alle fiamme come in Francia''.
Lo rivela il quotidiano belga 'La Derniere Heure' che ha individuato il messaggio su un blog internet e ne ha dato notizia senza rendere noto, per ragioni di sicurezza, ne' l'indirizzo ne' i contenuti precisi del messaggio. La polizia di Bruxelles non intende commentare l'appello alla sommossa ma conferma di essere a conoscenza dei fatti: ''Noi lo sappiamo e ora anche loro sanno che noi ne siamo a conoscenza'', si e' limitato a precisare il suo portavoce.
Da giorni in Belgio i servizi d'ordine sono in stato di massima allerta, in particolare da quando le violenze hanno degenerato nelle banlieue di molte citta' francesi. Anche al Tribunale di Bruxelles, il portavoce conferma ''che la minaccia lanciata su internet e' presa in considerazione molto seriamente''. Le violenze in Francia stanno infatti avendo ripercussioni in Belgio, dove per la quarta giornata consecutiva sono stati registrati casi isolati di incendi di auto, cassonetti e altro materiale urbano. In base ai dati resi noti oggi dal Centro di coordinamento della crisi, attivato dal governo, la scorsa notte sono stati incendiati 15 auto in tutto il paese (ad Anversa, Bruxelles, Lokeren, Malines e Ledeberg).
Solo a Bruxelles i vigili del fuoco hanno dovuto effettuare 25 interventi per incendi volontari e lanci di bottiglie Molotov. Anche nel sud del paese, nel comune di Triviere, presso la cittadina 'La Louviere', la scorsa notte sono esplose alcune Molotov. Non si registrano pero' ne' feriti ne' danni gravi. Il Centro governativo di coordinamento della crisi getta acqua sul fuoco precisando che si tratta di ''fatti isolati e in alcun momento si e' assistito a tensioni elevate, ne' a sommosse''. La situazione resta comunque sensibile.
In Belgio gli immigrati extra comunitari rappresentano circa il 10% della popolazione globale. Estremamente importanti sono soprattutto le comunita' marocchine e turche. Tuttavia, nel caso della comunita' turca, secondo esperti belgi, si puo' contare su un forte controllo familiare e di gruppo nei confronti dei giovani.
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