News Atipica Un altro mito sembra sfatato. Latin lover passionali che non possono rinunciare al brivido della conquista o sposi fedeli che coltivano l'armonia coniugale? Secondo un nuovo libro in uscita in Gran Bretagna, gli italiani non sono affatto così infedeli come finora si era creduto e sembrano addirittura degli angeli in confronto agli abitanti di Togo, Camerun, Costa d'Avorio e Haiti, in cima alla classifica degli adulteri più impenitenti del pianeta. Lust in Translation', questo il titolo del volume, traccia un affresco curioso di come l'adulterio viene vissuto in diverse parti del mondo. A realizzarlo è stata un'ex giornalista del Wall Street Journal, Pamela Druckerman- felicemente sposata da due anni e madre di una bambina - che visitando 24 città in 20 Paesi diversi si è fatta raccontare da un'ampia gamma di uomini e donne le loro storie ed i loro pensieri riguardo all'infedeltà coniugale. Quello che ne emerge a volte conferma e a volte smentisce alcuni stereotipi diffusi. Nella classifica degli 'infedeli' infatti, italiani e francesi - tradizionalmente considerati romantici incalliti - si classificano soltanto al 15esimo e al 14esimo posto rispettivamente, battuti persino da Stati Uniti e Gran Bretagna. Nonostante le diversità tra i diversi Paesi, la Druckerman - che ha avuto l'ispirazione per il libro durante un soggiorno in America Latina, dove molti uomini sposati le facevano delle avances - sostiene che nell'infedeltà coniugale alcune cose non cambiano mai. Innanzitutto, sostiene, le persone sposate preferiscono un amante anch'esso sposato, in quanto così, almeno, i rischi sono gli stessi per entrambi. In secondo luogo, dice, il dolore che il tradimento infligge su chi lo subisce è lo stesso ovunque. Terzo, in ogni parte del mondo la gente dice di "non essere il tipo che tradisce" e poi dà esattamente prova del contrario. E come si sente l'autrice dopo aver scoperto così tanto sull'adulterio? " Credo ancora che la monogamia sia il traguardo ideale - ha spiegato la Druckerman - ma sono diventata più realista, più fatalista. Ora penso che potrebbe facilmente capitare anche a me. Ma se succedesse, non penserei che automaticamente il mio matrimonio sia finito". (ANSA).
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