News Atipica! Sono cadute a mezzanotte le frontiere per altri nove paesi europei che entrano nello spazio Schengen, per un totale di circa 400 milioni di cittadini che avranno accesso agli attuali 15 paesi che fanno parte della zona di libera circolazione. Dal Portogallo alla Lituania, "potremo vivere e circolare in una zona di 24 paesi senza frontiere interne, è un risultato storico unico", ha sottolineato José Manuel Barroso, presidente della Commissione Ue. Per il presidente del Parlamento europeo, Hans-Gert Pottering, "é il segnale visibile che le antiche divisioni dell'Europa, le frontiere che dividono i paesi e gli spiriti sono sorpassati". La nuova libertà di circolazione si accompagnerà, come vuole la Convenzione di Schengen, ad un accresciuto controllo alle frontiere con i paesi che non fanno parte dello spazio di libera circolazione. Così, ad esempio, gli sloveni potranno entrare in Italia o in Austria da questa notte senza più mostrare il passaporto, ma Lubiana moltiplicherà i controlli al confine con i vicini croati. I paesi che da questa notte entreranno a far parte dello spazio Schengen di libera circolazione alle frontiere marittime e terrestri sono: Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca e Malta. Per quanto riguarda l'abbattimento delle frontiere anche nei cieli, la libera circolazione negli aeroporti di tutti i 24 paesi ci sarà soltanto dal 30 marzo prossimo. Una speciale cerimonia si terra' il 22 Dicembre a Gorizia a cui parteciperà il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, si festeggerà l'ingresso della Repubblica Slovena nell'area Schengen. Il primo appuntamento è per le 13.30 al valico della Casa Rossa dove Amato, insieme al presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, al prefetto e al sindaco di Gorizia, incontrerà le autorità slovene, prefetto e sindaco di Nova Gorica. Alle 15.30 al valico di Rabuiese-Skofjie inizierà la cerimonia vera e propria con l'esecuzione degli inni Sloveno, Italiano e Europeo, seguiranno i discorsi del sindaco di Capodistria e del sindaco di Muggia, e gli interventi del presidente della Repubblica di Slovenia Janez Jansa, del ministro Amato, del presidente del governo portoghese José Socrates, del presidente della commissione Europea José Manuel Barroso, per finire con il saluto del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy.
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