Telefonino.net network
Win Base Win Adv Win XP Vista Windows 7 Registri Software Manuali Humor Hardware Recensioni Blog Download Foto
INDICE NEWS NEWS WEB NEWS SOFTWARE SEGNALA NEWS CERCA NEWS »

Crisi petrolifera? C'è il Sahara



adv

[ Ballmer disegna il futuro di Microsoft ] [ IE 8 arriva a fine anno ]
Pubblicato da Robbi il 26/07/2008 alle 09:37

 

News Atipico/Solare!

Il costo è alto (50 miliardi di euro) e il progetto ambizioso ma, con il petrolio alle stelle, sembra l’unica prospettiva di una via d’uscita. Un’immensa distesa di pannelli solari nel deserto del Sahara produrrà un giorno abbastanza energia da illuminare tutta l’Europa. Ne è convinto Arnulf Jaeger-Walden dell’Istituto per l’Energia della Commissione Europea: «Basterà catturare lo 0,3% dell’energia solare che scalda il deserto del Sahara per sopperire ai nostri bisogni energetici».

Il progetto è stato presentato in questi giorni all’Euroscience Open Forum a Barcellona. Una nuova rete di trasmissione a corrente continua permetterà di portare l’elettricità in posti lontani senza correre il rischio di perdite d’energia. La nuova centrale dovrebbe sorgere in un’area poco più piccola del Galles e mettere a tacere quelli che sostengono che l’energia solare non sarà mai affidabile perché il tempo è imprevedibile.

Il piano ha già ottenuto l’approvazione convinta del presidente francese Nicolas Sarkozy e del premier britannico Gordon Brown. I ricercatori sostengono che i pannelli solari nel Sahara saranno più efficaci perché in quella zona la luce solare è più intensa e, quindi, sarà possibile produrre tre volte più energia che in una centrale simile costruita nel nord Europa. Jaeger-Walden è anche convinto che, oltre al vantaggio ecologico, ci sarà un risparmio per i cittadini.


Altre Info


Segnala su: Ok Notizie Technorati Digg Delicious FriendFeed UpNews Segnalo Yahoo Google News Windows Live Twitter MySpace Facebook
Leggi tutto o commenta
 In evidenza Spia chiunque tramite cavo USB
Commenti:
helios
Realizzabile sul piano tecnologico, forse irrealizabile sotto il profilo politico. Una sola domanda: chi sarà in grado di difendere una struttura così vasta e delicata da eventuali attacchi terroristici in un'area, come quella africana, ad alto rischio? E i Paesi produttori di petrolio staranno a guardare in silenzio e con le mani in tasca? E le Sette sorelle dell'energia si lasceranno sottrarre dal portafoglio miliardi di dollari/euro senza fiatare? Ma vale forse la pena provarci comunque.
roberto45
Due i problemi da affrontare: la sabbia che può danneggiare i pannelli ed il trasporto che se effettuato in corrente alternata comporterà pedite elevate se in corrente continua le perdite sono ridotte ma richiede impianti di conversione ca/cc e viceversa molto costosi per la potenze in gioco. Naturalmente rimarrà sempre la possibilità del consueto embargo e/o terrorismo. Sono voli pindarici dei soliti sognatori!!
Aquax
Ma non è più semplice dichiarare guerra ai paesi che controllano il petrolio e impossessarsene???
Da quanti anni dicono che il petrolio finisce?? Mah... a me non sembra...
Leggi gli altri 27 commenti o partecipa alla discussione »
[ Ballmer disegna il futuro di Microsoft ] [ IE 8 arriva a fine anno ]