News Atipica! I Paesi europei e i mari del nostro continente, si stanno rivelando più esposti ai cambiamenti climatici, rispetto ad altre aree del pianeta, con serie conseguenze per le zone costiere, la vita marina, la pesca e la salute umana. Lo afferma un rapporto intitolato “Impacts of Europe’s changing climate”, elaborato da studiosi della Commissione europea, dell’Agenzia europea per l’ambiente e dall’Organizzazione mondiale della sanità. L’Europa e l’area Mediterranea in particolare, sono le zone soggette ai maggiori mutamenti. I timori sono sostanziati dai dati rilevati sia a terra che dallo spazio grazie ai satelliti artificiali. L’aumento delle temperature nell’ultimo secolo è più marcato da noi (ben oltre un grado) che rispetto alla media globale (meno di un grado). Come conseguenza dell’aumento delle temperature, cresce il livello dei mari, sia per effetto della dilatazione termica che per lo scioglimento dei ghiacci polari e montani. Nei mari europei, in particolare, l’incremento del livello è più marcato che altrove, a causa dell’accelerato scioglimento dei ghiacciai del polo Nord e della Groenlandia. Fra gli effetti previsti a breve termine: l’intensificarsi delle inondazioni in coincidenza dei fenomeni meteorologici avversi come i cicloni, una più marcata esposizione delle coste all’azione erosiva delle onde, la sommersione di vaste aree pianeggianti che giacciono a livello del mare, le infiltrazioni di acque salate nell’entroterra con l’inevitabile inquinamento delle riserve di acqua dolce. Si tratta di avversità che possono essere affrontate con le cosiddette "misure di adattamento", ma che faranno crescere la spesa destinata alle opere civili e sanitarie.
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