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Grazie ai nanotubi di carbonio sarà in futuro possibile riparare le lesioni alle connessioni neuronali e riattivare attraverso vere e proprie "scorciatoie", i contatti interrotti da traumi tra sistema nervoso centrale e muscoli.

Una ricerca italo-svizzera ha scoperto che i nanotubi di carbonio grazie alla loro alta conduttività elettrica possono formare contatti estremamente saldi con le membrane cellulari dei neuroni tanto da dar vita a un network "misto", naturale-artificiale, in grado di sanare le lesioni causate, ad esempio, da un ictus.

I nanotubi di carbonio hanno la capacità di condurre elettricità e i neurologi hanno dimostrato che questi materiali possono formare giunzioni strette, un po' come quelle naturali tra cellule, con le membrane dei neuroni.

Questo permette di instaurare una comunicazione tra neuroni e tra aree neurali anche distanti tra loro.

I nanotubi di carbonio potrebbero essere usati per ripristinare la linea ferroviaria neurale e bypassare zone lesionate. Potrebbero accorciare i collegamenti e quindi accelerare il viaggio dell'impulso elettrico, potenziandone l'effetto.