Circa un giocatore di videogame su 10 mostra segni di dipendenza che potrebbero avere effetti negativi su famiglia, amici e studio. Lo riferisce una nuova ricerca Usa. Studiosi dell'Università statale dell'Iowa (Isu) e dell'Istituto Nazionale per i Media e la Famiglia hanno scoperto che alcuni giocatori di videogame mostrano almeno sei sintomi della dipendenza da gioco, come mentire alla famiglia e agli amici sul tempo dedicato al gioco, usare il gioco per fuggire dai propri problemi e diventare irritabili quando si smette di giocare. Alcuni non fanno i compiti per stare davanti ai videogame, abbassando il proprio rendimento scolastico. "Mentre la comunità medica attualmente non riconosce la dipendenza da videogame, c'è la speranza che questo studio contribuisca a un dialogo sugli effetti positivi e negativi dei videogame", ha detto in una nota il dottor Douglas Gentile, un assistente professore di psicologia all'Isu. Il dottor David Walsh, presidente dell'Istituto Nazionale per i Media e la Famiglia che lotta per ridurre al minimo i danni dei media sulla salute e lo sviluppo di bambini e famiglie, ha dichiarato che queste scoperte dovrebbero essere un campanello di allarme per i genitori. "Questo studio dà a tutti un'idea più chiara della portata del problema", ha spiegato. I ricercatori, che hanno preso in esame 1.178 bambini e adolescenti americani tra gli otto e i 18 anni, hanno scoperto che alcuni di loro mostravano almeno sei degli 11 sintomi del gioco patologico definiti dall'Associazione psichiatrica americana. Giocatori dipendenti usano i videogame 24 ore alla settimana, il doppio rispetto a giocatori 'normali', e alcuni arrivano a rubare per finanziare la loro dipendenza, secondo lo studio che sarà pubblicato su Psychological Science. "Mentre i videogame possono essere divertenti, per alcuni ragazzi sono un problema. Continuo a sentire famiglie preoccupate per le abitudini di gioco dei figli. E' necessario non solo identificare il problema, ma anche trovare un modo per aiutare le famiglie a evitarlo e ad affrontarlo", ha detto Walsh.
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