L'esito degli esami eseguiti dall' Istituto di Geofisica e Vulcanogia di Palermo nell'appartamento di via Mazzini, a Riesi (CL), dove la temperatura del pavimento la sera del primo maggio ha raggiunto i circa 100 gradi centigradi, non sono riusciti a dare nessuna spiegazione. Dopo scavi effettuati l'altro ieri all'esterno dell'abitazione, per verificare lo stato delle tubazioni elettriche, era fuoriuscito del vapore e la temperatura era scesa a circa 70 gradi. I tecnici dell'Istituto di geofisica hanno prelevato campioni di terreno per sottoporli ad analisi e nel frattempo la palazzina di due piani è stata sgomberata.
Al piano terra ci vivono i coniugi Calogero e Gaetana Fiandaca; al piano superiore la figlia Maria Tina con il marito e due figli. "Da circa una settimana avvertivamo un forte calore dalla pavimentazione - ha raccontato la signora Maria Tina - abbiamo aspettato diversi giorni sperando che il problema fosse soltanto momentaneo. E invece venerdì nell'appartamento la temperatura è salita ulteriormente, così abbiamo avvertito l'Enel, i tecnici del metano, i carabinieri e i vigili del fuoco". La situazione, dicono, è sotto controllo costante e ieri la temperatura del pavimento era di circa 60 gradi, mentre all'esterno era di 51. Sul posto è intervenuta anche la Protezione civile di Caltanissetta e uno dei funzionari, Michelangelo Miccichè, ha detto: "Al momento non sappiamo quale sia la causa del surriscaldamento. E' probabile che avvieremo ulteriori analisi, quali la tomografia, per verificare la situazione relativa ad eventuali cavità. Aspettiamo comunque le analisi dell'Istituto di geofisica".
Secondo gli esperti dell'Ingv lo strano fenomeno non avrebbe un'origine geologica. Le prime analisi su alcuni campioni del vapore che si è sprigionato dal suolo escludono la presenza di gas di tipo vulcanico. "Escludiamo qualsiasi tipo di fenomenologia naturale in atto - ha detto Claudio Scaletta dell'Istituto di geofisica di Palermo -. Dai primi accertamenti non rileviamo dati che possano mettere in evidenza pericoli per la popolazione e non ci sono fenomeni imminenti, in corso o potenziali. La situazione è molto puntiforme per essere considerata legata a un problema geologico, la zona è limitata e ci sono punti di temperatura diversa". "Di fatto quelle che abbiamo prelevato è aria con una componente di vapore dovuto proprio alla temperatura e all'umidità presente nel sedimento", ha spiegato Rocco Favara, dirigente di ricerca dell'Ingv, e ha aggiunto: "Non c'è nessun tipo di situazione anomala che sia collegabile a fenomeni crostali di degassamento anomalo e quant'altro. Sarà probabilmente un problema antropico, da ricercare ancora". Dunque il mistero non è ancora risolto, anche se rassicura il fatto che non si devono temere episodi di vulcanismo come le maccalube, che alcuni mesi fa in un quartiere di Caltanissetta avevano eruttato tonnellate di argilla rovente.
Intanto a Riesi prosegue il monitoraggio delle temperature nella zona interessata dal fenomeno. Il suolo sembra lentamente raffreddarsi. Stamani il termometro ha rilevato 44 gradi centigradi. Il sindaco di Riesi, Salvatore Buttigè, ha assicurato che provvederà a fornire un alloggio alle due famiglie, se ci saranno ritardi nella soluzione della vicenda.
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