I dipendenti e i politici della Regione Friuli Venezia Giulia non possono più accedere a Facebook in ufficio. La decisione è stata assunta dalla Direzione del Personale, che ha riscontrato un "uso improprio" del social network più popolare del mondo. Lo stop ha suscitato malumore tra gli impiegati. "Probabilmente - ha detto l'assessore regionale al Personale, Elio De Anna - il direttore si era accorto che stavano troppo tempo su Facebook". L'assessore ha aggiunto che "nei prossimi giorni, il direttore del personale Augusto Viola individuerà i criteri per avere l'accesso a questo servizio, anche in base al contratto di lavoro e quali sono gli strumenti che sono necessari al dipendente pubblico nell'utilizzo di Facebook per espletare il proprio lavoro in Regione". In Veneto già banditi Facebook, Skype e telefonate private Il Friuli Venezia-Giulia non è la prima Regione ad applicare una misura restrittiva alla navigazione su internet dei propri dipendenti. A fine marzo, il Veneto ha fatto di più. Ha messo al bando oltre a Facebook anche Skype, Messenger e i programmi di file-sharing tipo E-mule. Inoltre ha ridotto solo ai “casi di necessità e di urgenza” le telefonate private dei telefoni fissi e dei cellulari aziendali. Sospese anche le mail personali, comprese le “catene di Sant’Antonio”. La delibera è stata adottata con il consenso delle organizzazioni sindacali. Le ragioni di questa norma sono di tipo economico, per evitare costi dovuti ad un uso personale dei mezzi di comunicazione, e di sicurezza, efficienza e produttività dei dipendenti.
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