Il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, l'amministratore delegato di Telecom, Franco Bernabè e il Cnr hanno presentato il progetto «Smart inclusion» per ridurre le distanze tra i bambini ospedalizzati e la scuola, favorendo nel contempo l'assistenza. Il progetto si pone l'obiettivo di realizzare un «ponte tecnologico» che riduce la distanza sociale, umana e culturale che separa i bambini degenti in ospedale per lunghi periodi dalla loro realtà affettiva e scolastica. Il progetto è stato realizzato attraverso le avanzate tecnologie «Smart school» e «Smart Hospital» fornite dal gruppo Telecom.Brunetta ha elogiato il progetto come modello di pubblica amministrazione e annunciato l'estensione, dopo la prima riuscita applicazione nel policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna, ad altre sei aziende ospedaliere: il Bambino Gesù di Roma, il Meyer di Firenze, il Gaslini di Genova, il Regina Margherita di Torino, l'Azienda ospedaliera di Padova e il San Matteo di Pavia. Bernabè ha sottolineato che oggi ci si pone nei confronti dell'informatizzazione «in modo più attivo» rispetto al passato. L'ad di Telecom ha aggiunto che «gli strumenti ci sono» e «costano anche poco». Il progetto sarà presto esteso anche ad altre realtà ospedaliere italiane.
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