Da quanto emerge dal rapporto 'Games in Schools', realizzato da European Schoolnet su commissione dell’associazione europea degli editori di videogiochi ISFE, l'80% dei professori europei vogliono saperne di più su come utilizzare i videogiochi per i loro programmi d'insegnamento e già più della metà ha provato a utilizzarli a scuola con i ragazzi. Il progetto è nato con lo scopo di delineare lo stato dell’arte sull’uso dei videogiochi nelle scuole europee e di fornire una serie di raccomandazioni sul tema. Il progetto è stato svolto su otto paesi europei (Austria, Danimarca, Francia, Italia, Lituania, Olanda, Spagna e Gran Bretagna) e ha preso in considerazione non soltanto i videogiochi educativi in senso stretto, ma anche i videogiochi di intrattenimento e commerciali. Dall’indagine è emerso che il 70% degli insegnanti europei intervistati ha iniziato a utilizzare i videogiochi in classe, indipendentemente dall’età, dall’esperienza professionale e dalla familiarità con i videogame (solo il 15% si dichiara esperto), dalla materia insegnata e dal livello della scuola nel sistema educativo (40% primaria e 49% secondaria). Le esperienze più significative riguardano l'apprendimento delle lingue straniere, la letteratura, la matematica, la storia e la geografia.
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