Prima commemorazione dell’11 settembre e delle sue vittime per Barack Obama. Il presidente Usa ricorderà infatti oggi le 3000 vittime degli attacchi contro le torri gemelle di otto anni fa con un intervento al Pentagono per poi riunirsi con i familiari delle vittime. Una pausa di silenzio ricorderà il momento dell’impatto degli aerei contro le torri e quello dello schianto degli altri velivoli, sul Pentagono e in un campo in Pennsilvania.
Sarà invece il vice presidente Joe Biden, insieme a sua moglie Jill, a partecipare alla cerimonia ufficiale di New York a Ground Zero dove i lavori per il nuovo World Trade Center e quelli per la realizzazione di un monumento sono ancora in stallo. Il sindaco della Grande mela, Michael Bloomberg, sarà presente all’evento in cui saranno letti i nomi delle persone rimaste uccise. La vigilia della ricorrenza è stata animata ieri dalla pubblicazione di foto inedite di Khalid Sheikh Mohammed, considerato la mente degli attentati e detenuto a Guantanamo in attesa che riprenda il processo. Mohammed appare provato, ha la barba lunga e indossa una tunica bianca.
Le recentissime immagini (alcune risalgono appena a luglio), le prime del superterrorista dopo quella che lo ritrae subito dopo la cattura in Pakistan nel 2003, erano state spedite dalla Croce Rossa internazionale ai familiari ma non sarebbero dovute circolare. I siti islamici ne sono venuti in possesso e le hanno pubblicate e ora potrebbe accendersi una polemica sulla decisione assunta a febbraio dal Pentagono di autorizzare la Croce Rossa a far scattare foto dei detenuti di Guantanamo spedire alle famiglie. Sempre ieri il Congresso ha reso omaggio ai 44 passeggeri del volo 93 della United Airlines precipitato in Pennsilvania che con la loro rivolta a bordo impedirono che l’aereo si schiantasse su Capitol Hill. "Non solo salvarono un numero incalcolabile di vite, ma evitarono anche la distruzione del Campidoglio", recita una targa rossa scoperta in vista dell’ottavo anniversario.
I lavori di ricostruzione a Ground Zero sono stati rallentati in questi anni da battaglie finanziarie e legali con i costruttori, oltre che dalla crisi finanziaria e dal crollo del mercato immobiliare. Uno dei motivi dello stallo è l’insistenza della Port Authority e di Larry Silverstone, uno dei costruttori, per ripristinare gli uffici e i negozi del vecchio World Trade Center. Teoricamente sono stati progettati quattro nuovi grattacieli, un parco con cascate e un monumento nel mezzo, e una linea di trasporti pubblici progettata dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava, tutto da terminare entro il 2013. Ma molti pensano che il mercato attuale non sia pronto per la ricostruzione degli edifici, di cui uno, chiamata «Freedom Tower», sarà della misura delle vecchie Torri Gemelle, ma con un’antenna molto più alta. Questi ritardi, ha avvertito Bloomberg, potrebbero mettere in pericolo il ruolo di New York come capitale finanziaria.
Fonte (in inglese)
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