E’ stato ricostruito da un’equipe di astrofisici guidato da Didier Queloz, dell'Osservatorio di Ginevra, l’identikit del primo pianeta roccioso individuato al di fuori del nostro Sistema Solare. CoRoT-7b, così è stato ribattezzato il corpo scoperto dagli scienziati all’inizio del 2009, si trova a 500 anni luce di distanza dal nostro pianeta, più precisamente nella costellazione dell’Unicorno. I ricercatori, grazie all’utilizzo di uno dei più avanzati “cacciatori di pianeti”, lo spettrografo HARPS (High Accuracy Radial Velocity Planet Searcher) installato sul telescopio di La Silla (Cile), lo hanno studiato per mesi e, dopo aver raccolto una cospicua mole di dati, sono stati in grado di descriverne, sebbene in forma teorica, l’aspetto. Il primo pianeta extra solare roccioso: non può ospitare forme di vita - CoRoT 7b, con una massa 5 volte quella della Terra e un raggio quasi doppio rispetto a quello terrestre, orbita intorno a una stella più piccola e fredda del nostro Sole. La distanza che lo separa dalla sua stella è “appena” 2,5 milioni di chilometri, 23 volte meno della distanza che separa Mercurio dal nostro Sole. Tale particolare rende CoRoT-7b incapace di ospitare qualsiasi forma di vita: la temperatura durante il giorno raggiunge infatti i 2.000 gradi mentre la notte precipita a 200 gradi centigradi. Modelli teorici, spiega Queloz, suggeriscono che CoRoT-7b sia ricoperto da oceani di lava. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Astronomy and Astrophysics. Il “piccolo” CoRoT 7b non è l’unico pianeta extrasolare scoperto dalla comunità scientifica. Gli astronomi, fino ad oggi, ne hanno individuato ben 374, ma nella maggior parte dei casi si tratta di giganti gassosi come Giove. Il sogno di tutti gli astrofisici è quello di scoprire un mondo simile al nostro, una Terra lontana capace tuttavia di ospitare una forma di vita extraterrestre. Ad oggi soltanto Gliese 581 c, secondo pianeta del sistema planetario della nana rossa Gliese 581, distante approssimativamente 20 anni luce dal nostro Sistema, sembra poter rispettare, almeno in teoria, tali condizioni.
Fonte (inglese)
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