Il terremoto e il successivo tsunami che hanno investito l'arcipelago delle Samoa americane hanno causato un numero imprecisato di vittime. Lo ha riferito la portavoce dell'U.S. National Park Service dell'Oakland, Holly Bundock, che ha citato il responsabile del parco nazionale delle Samoa americane, Mike Reynolds. Il terremoto di 8,3 gradi sulla scala Richter si e' verificato nel Pacifico, al largo delle Samoa americane alle 6,45 locali (le 19,45 in Italia). Il forte sisma ha provocato uno tsunami con onde anomale alte fino a tre metri che hanno investito l'arcipelago e che minacciano altre isole del Pacifico. Il Centro di allerta ha avvertito che "lo tsunami potrebbe avere effetti devastanti lungo le coste piu' vicine all'epicentro del terremoto" che e' stato registrato 190 chilometri a sudovest dell'arcipelago delle Samoa, a una profondita' di 18 chilometri. Il Centro ha aggiunto che lo tsunami "potrebbe rappresentare una minaccia anche per le coste piu' distanti" dall'epicentro del sisma. L'allarme, diramato dal Centro di allerta tsunami per il Pacifico, comprende la Nuova Zelanda, l'arcipelago delle Samoa, Tonga, Fiji e altri piccole isole del Pacifico. Il Centro sta valutando se lo tsunami sia in grado di raggiungere anche le Hawaii. Un residente nella capitale dell'isola di Samoa, Apia, ha raccontato che la popolazione si sta allontanando velocemente dalla coste e sta convergendo verso l'interno. "Sto prendendo la mia famiglia e la sto portando al sicuro", ha raccontato l'uomo, "tutti stanno abbandonando le coste". Nessun panico, ha avvertito, "abbiamo fatto una serie di esercitazioni" per questa evenienza, ha aggiunto. Per ora non vi e' alcuna notizia di danni, anche se il terremoto ha provocato alcune frane. Dopo la prima forte scossa, ne e' seguita un'altra, una ventina di minuti dopo, di 5,6 gradi sulla scala Richter.
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