Un hacker svizzero, un sociologo e un responsabile dell'Interpol saranno alcuni degli esperti chiamati a svelare i segreti di Internet ai vescovi europei, durante un incontro in programma fino al 15 novembre in Vaticano. I vescovi responsabili delle commissioni episcopali per le comunicazioni sociali delle conferenze episcopali europee (Ceem), accompagnati dai loro esperti e dagli addetti stampa e portavoce delle conferenze episcopali d'Europa si dedicheranno per tre giorni, nell'aula vecchia del Sinodo, a una immersione nella 'web generation', destinata ad aumentare la loro dimestichezza con social network come Facebook, con i motori di ricerca come Google e Youtube, con Wikipedia e, più in generale, con l'universo informatico. «La cultura di Internet e la comunicazione della Chiesa» è il titolo dell'incontro, voluto - spiega un comunicato del Ceem diffuso dalla sala stampa vaticana - per affrontare le implicazioni che la presenza di Internet ha oggi per la missione della Chiesa. I vescovi avranno modo di confrontarsi su questi temi con rappresentanti di Facebook, di Google-Youtube, del microblogging Identi.ca e di Wikipedia, che spiegheranno ai presuli come la gente, in particolare i giovani, utilizza questi siti. «La web generation - afferma il comunicato - è certamente quella che più risente in senso positivo e negativo della pervasività di Internet nella loro vita». Per questo è prevista anche una sessione con un sociologo che illustrerà il rapporto dei giovani con il mezzo. Infine, attraverso la testimonianza di un giovane hacker svizzero e di un responsabile dell'Interpol per la lotta alla cybercriminalità, i vescovi affronteranno «il mondo degli hackers, un'altra cultura, parallela e ignorata per lo più dalla Chiesa, ma non dai patiti di informatica». Le giornate saranno scandite da momenti di preghiera e dalle celebrazioni eucaristiche.
Fonte
|