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Riscaldamento globale: Niente pasta



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Pubblicato da Billow il 16/11/2009 alle 11:02

 

Il riscaldamento globale rischia di privare l'Italia della pasta a grano duro

La notizia è di questa settimana: gli scienziati avvertono che l'Italia potrebbe essere costretta a importare gli ingredienti di base per la pasta, ns. cibo nazionale, poichè i cambiamenti climatici rischiano di rendere impossibile la coltivazione del grano duro.

In un rapporto diffuso da Met Office, gli scienziati prevedono che i raccolti di grano duro in Italia inizieranno a diminuire a partire dal 2020 e questo tipo di farina, sarà quasi scomparsa dal paese entro la fine del secolo.

il Report prevede che : "I cambiamenti climatici in questa regione, in particolare a causa dell'aumento della temperatura e le precipitazioni in calo, potrebbero seriamente compromettere le rese del frumento".

L'avvertimento è l'ultimo esempio di come i cambiamenti climatici in atto, potrebbero avere un deciso impatto sugli stili di vita e le abitudini alimentari dei popoli di tutta Europa. Questo è cio' che è emerso dal progetto quinquennale Ensemble, uno degli studi sponsorizzati dall'Unione europea per mezzo di 66 centri di ricerca, sparsi in 20 paesi di tutta Europa.

Il progetto di studio è stato introdotto da Met Office, che in futuro ospiterà anche una conferenza nell'arco di questa settimana, che rivelerà i risultati cui sono venuti a capo.

L'obiettivo era quello di combinare la potenza dei vari super-computer utilizzati, da diversi gruppi di ricerca in tutta Europa, nel prevedere il clima, anche altri ambiti limitrofi. Questo permetterà ai ricercatori di generare proiezioni riguardanti il clima anche per singoli paesi e/o regioni.

Uno degli elementi analizzati in questo campo, permette di prevedere come l'aumento delle temperature e delle precipitazioni potrebbero influenzare la produzione alimentare.
L'Italia è stata scelta come caso di studio, visto il suo status di principale produttore alimentare di prodotti tipici e per la sua latitudine orientata a sud, infine per la sua collocazione al centro del mediterraneo, particolarmente vulnerabile agli aumenti di temperatura.




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Commenti:
Kurtferro
l'energia la importiamo, i prodotti petroliferi li "importiamo" ora ci manca anche il grano da pagare il doppio e veramente il prossimo paese che rientrerà tra quelli del terzo mondo sarà il nostro.. visto come va tutto il resto
Davide71
UN pò di dieta non fa male, guardate come sono magri gli americani ...............eppure non mangiano pasta.

bye
RNicoletto
Chissà che la minaccia della "pasta made in China" non faccia aprire gli occhi agli italiani circa i problemi di ambiente & clima.
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