Il diario drammatico minuto per minuto della giornata che ha cambiato il mondo. Il sito web americano «Wikileaks» ha pubblicato la cronaca dell'11 settembre, attraverso oltre mezzo milione di messaggi inviati da cellulari ed email. Rilanciata dall'Huffington Post, nella lista, in cui vengono indicati anche i mittenti, si incrociano sms disperati, messaggi d'amore, richieste di aiuto.
Ma il celebre sito americano si pone anche un interrogativo: «Esisteva già allora un'organizzazione capace di intercettare questi messaggi?». Negli Stati Uniti si sono scatenate le proteste di quanti credono che si tratti di una grave violazione della privacy.
«Amore, volevo dirti solo quanto ti amo, non voglio perderti ora che ti ho ritrovata. Sei tutta la mia vita», è uno degli sms inviati. «Per favore non lasciate l'ufficio, una delle torri è appena crollata, per favore state attenti», è un altro. «Si prega di chiamare il Pentagono... Wtc è stato colpito da un aereo e una bomba...». A mandare i messaggi sono perlopiù funzionari pubblici: molti sono gli scambi tra i dipendenti del Pentagono e tra i poliziotti di New York e diverse le segnalazioni di problemi informatici.
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