Si tratta di un vaccino in fase finale di sviluppo clinico, mirato alla disassuefazione dal fumo di sigaretta. È stato sviluppato per stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi in grado di legare la nicotina nel circolo ematico, ed impedirne in tal modo il passaggio dalla barriera emato-encefalica e l'ingresso nel cervello. In questo modo i neuroni cerebrali non sono più in grado di produrre la sensazione di piacere indotta come risposta alla nicotina. Fino ad oggi, il vaccino è stato studiato in 480 soggetti negli studio di fase 1 e 2.
In tali studi il vaccino ha dimostrato di essere ben tollerato e di indurre un aumento delle concentrazioni di anticorpi. Nello studio di fase 2 condotto in fumatori di oltre 24 sigarette al giorno (fumatori pesanti), il vaccino ha dimostrato un'efficacia clinica statisticamente superiore rispetto al placebo per quanto riguarda l'astinenza continua dal fumo di sigaretta.
Anche il numero dei pazienti astinenti dal fumo a 12 mesi, risultava statisticamente superiore rispetto al gruppo di pazienti trattato con placebo. Le sperimentazioni cliniche, concludono i ricercatori, hanno dunque dimostrato che il concetto alla base dello sviluppo del vaccino - ovvero che il legame della nicotina con un anticorpo indotto dal vaccino aiuta a disassuefare il fumatore dal fumo di sigaretta, è confermato nell'uomo.
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