In arrivo dal Regno Unito carte da parati e pitture che illuminano tutta la stanza con una luce naturale e diffusa e consumano molto meno degli attuali bulbi a basso consumo. Il governo britannico crede tanto alla possibilità di mettere sul mercato le "pareti luminose" da aver garantito alla Lomox, una start up gallese che sta sperimentando la tecnologia a diodi biologici luminosi, un finanziamento da 450mila euro.
Le pareti luminose sfrutteranno la già nota tecnologia dei diodi a emissione luminosa, ma risolvendo il problema degli alti costi di produzione e della durata del materiale. La sostanza chimica, che potrà essere applicata alle pareti sotto forma di rivestimenti trattati ad hoc o semplicemente come pittura, secondo alcuni potrà essere impiegata anche per illuminare schermi televisivi e display di computer e telefonini. Il risparmio energetico sarà eccezionale, perché il nuovo sistema di illuminazione ha bisogno di soli 3 e 5 volt di potenza, il che renderebbe sufficiente l'alimentazione con pannelli solari o batterie. Le pareti della Lomox emetteranno una luce del tutto uguale a quella solare, con tutta la gamma di colori, e la loro luminosità sarà regolata da interruttori progressivi di quelli comunemente usati per le normali lampade. L'ente erogatore del finanziamento, la Carbon Trust, ha sottolineato che l'illuminazione ha uno dei più alti impatti sulle emissioni inquinanti e se la tecnologia delle pareti luminose si dimostrerà vincente potrà essere uno dei maggiori contribuit al raggiungimento del taglio di emissioni del 34% entro il 2020 che la Gran Bretagna si è proposta. I nuovi Led sono due volte più efficienti delle lampadine perché non sprecano energia: nei bulbi, infatti, soltanto il 10 per cento di elettricità diventa luce e tutto il resto è disperso come calore.
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