Da qualche giorno è possibile richiedere alla RAI la smart card che consente di decriptare i canali TV ricevibili sulla piattaforma Tivù Sat. La card ha un costo che va dai 16.20 ai 21.60 euro, a seconda della modalità di pagamento scelta. Da Adiconsum (Associazione Difesa Consumatori e Ambiente) arriva adesso la denuncia che quello che sta facendo la RAI va contro quanto prevede il contratto di servizio (art. 31), secondo il quale invece la card dovrebbe essere distribuita gratuitamente.

Ma non basta. Adiconsum aggiunge che la disponibilità della card messa in atto dalla RAI ha il solo scopo di rispettare gli impegni presi con Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) relativamente alle trasmissioni criptate, ma in realtà non agevola la fruizione del servizio da parte degli utenti, in particolare di tutti coloro che non ricevono il segnale terrestre. Secondo Adiconsum, inoltre, la RAI continua ad affermare che il funzionamento della card è garantito solo con i decoder certificati Tivù Sat, come pure la garanzia è valida solo se la card è utilizzata con decoder certificati. A ciò si aggiunge che la spesa che il consumatore deve sostenere è uguale al costo del decoder certificato, dal momento che l’utente è costretto ad acquistare anche una Cam da 69 euro.

Adiconsum pertanto invita Agcom ad intervenire presso la RAI in modo che assicuri gratuitamente la visione dei programmi via satellite a chi paga il canone e non riceve il segnale terrestre e offra le stesse garanzie alle card distribuite libere dal decoder che a quelle fornite invece acquistando i decoder certificati.