La crisi economica investe anche la ricerca delle civiltà aliene. Il famoso SETI Institute (SETI è l’acronimo di Search for Extra-Terrestrial Intelligence, Ricerca di Intelligenza Extraterrestre), l’organizzazione scientifica con sede centrale in California che si occupa di cercare forme di vita intelligente nel cosmo, ha dovuto bloccare il programma di ricerca per mancanza di fondi federali. Si è così fermata l’attività dell’Allen Telescope Array, il radiotelescopio multiplo interferometrico situato nella contea di Shasta in California e costituito da 42 parabole di 6,10 metri di diametro orientate verso il cielo alla ricerca di segnali extraterrestri. Finora il progetto SETI era andato avanti anche grazie al sostegno finanziario di istituzioni e privati, tra cui Paul Allen, co-fondatore di Microsoft, che nel 2004 aveva elargito all’organizzazione 13 milioni di dollari (grazie ai suoi cospicui finanziamenti proprio ad Allen è stato intitolato il radiotelescopio). Dopo il taglio delle sovvenzioni federali Tom Pierson, il direttore di SETI, è stato costretto a contattare tramite email i donatori per chiedere loro di continuare a sostenere il progetto, visto che il costo di gestione del radiotelescopio e delle ricerche è di circa 2 milioni di dollari l’anno. L’Allen Telescope Array, entrato in funzione nell’ottobre 2007, aveva fino ad ora tenuto sotto osservazione migliaia di astri alla ricerca di segnali intelligenti provenienti dalle profondità dell’universo. Se il progetto ripartirà, la ricerca prevede comunque tempi lunghissimi (gli scienziati parlano di centinaia di anni) dal momento che finora, nonostante la potenza di calcolo degli attuali computer, è stata esaminata solo una piccolissima parte dello spazio e delle frequenze in cui potrebbero nascondersi segnali inviati da una civiltà extraterrestre.
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