Si chiama ET (Einstein Telescope) il telescopio sotterraneo, dedicato al più famoso scienziato del '900, che verrà presentato domani a Cascina (Pisa) e sarà utilizzato per ascoltare l’eco delle esplosioni avvenute nell’universo. Si tratta di un progetto coordinato dall’EGO (European Gravitational Observatory), cui il nostro Paese partecipa con l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare). Questo particolare telescopio ha la forma di un triangolo con un perimetro di circa 30 Km e sarà collocato a 100 metri di profondità per osservare e catturare l’eco dell’esplosioni delle supernove e delle collisioni tra buchi neri. Secondo le teorie di Albert Einstein, infatti, quando avvengono queste esplosioni nell’universo, si generano delle increspature, “onde gravitazionali”, nello spaziotempo in modo simile a quanto avviene quando si butta un sasso in uno stagno. Le onde gravitazionali hanno un’ampiezza molto ridotta e si propagano alla velocità della luce. ET, molto sensibile alle basse frequenze, dovrà per l’appunto osservare questo tipo di onde e misurarle: tale studio, assicurano gli scienziati, consentirà non solo di effettuare finalmente una verifica sperimentale della teoria della relatività generale di Einstein, ma anche di studiare con regolarità le onde gravitazionali che si propagano nell’universo.
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