Chamath Palihaptiya, uno dei primi che hanno lavorato a Facebook e suo ex vice-presidente, ha lanciato un innovativo servizio di car-sharing per gli studenti dell'Università di Stanford, chiamato Wheelz. I meccanismi di utilizzo pratico di Wheelz non differiscono dai servizi già esistenti, ma il tocco in più è dato dal grado di tecnologia integrato nel servizio, come ci si poteva aspettare da una mente informatica come quella di Palihaptiya. Wheelz dispone di un'app per iPhone e di una pagina Facebook che facilita l'incontro di persone che vogliono condividere l'auto, inoltre tutte le auto messe in condivisione (sia appartenenti a privati, che in dotazione al servizio stesso) vengono dotate di un sistema hardware esclusivo (installato in circa un'ora da un addetto Wheelz), che permette di sbloccare l'auto tramite iPhone o tramite una Wheelz-card, infine la compagnia fornisce un box di sicurezza in cui lasciare, in loco, la chiave dell'auto per il suo prossimo guidatore (dunque una sorta di P2P dell'auto). Wheelz offre anche la copertura assicurativa del veicolo durante lo sharing (la polizza esistente non viene interessata dalla polizza supplementare Wheelz), ma nei termini d'uso è stabilito che a fare il pieno dovrà essere l'utilizzatore dell'auto e non il suo possessore (una condizione accettabile). Il servizio offerto da Wheelz è senza dubbio innovativo, ora resta da vedere quanti decideranno di mettere la propria auto in condivisione, ma per rimediare ad eventuali carenze la compagnia è dotata di un parco auto ben nutrito e molto vario (c'è perfino una Maybach del '62).
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