Bambini e teen-agers che usano il telefonino rischiano cinque volte più degli adulti di contrarre un cancro al cervello. Lo sostiene un nuovo studio svedese, secondo il quale si teme che le giovani generazioni potrebbero in futuro essere vittima di una epidemia di tumori al cervello. Finora i dati sui più giovani sono stati omessi da una mega-ricerca britannica da oltre tre milioni di sterline (quasi quattro milioni di euro) sul rischio di ammalarsi di cancro usando il telefonino, anche se il Programma di ricerca delle telecomunicazioni mobili e sulla salute (Mthr) della Gran Bretagna ammette che l'argomento è della massima importanza. Il governo di Londra ha raccomandato di ridurre l'uso dei telefonini da parte dei più piccoli, ma finora non è stato fatto molto per scoraggiare la cattiva abitudine. Almeno nove ragazzini britannici 16enni su dieci possiedono un cellulare e lo stesso vale per il 40% dei bambini che vanno alle elementari. La settimana scorsa il Parlamento europeo ha chiesto ai ministri europei di limitare l'esposizione alle radiazioni dei telefonini, dei cordless, del Wi-fi e di altri apparecchi, in particolare perchè i bambini sono particolarmente vulnerabili a queste onde elettromagnetiche. I loro cervelli e sistemi nervosi, infatti, sono ancora in fase di sviluppo (la loro testa è più piccola e i loro crani più sottili) e pertanto le radiazioni penetrano maggiormente nei loro cervelli. La ricerca svedese riportata dal quotidiano britannico è stata presentata questo mese alla prima conferenza internazionale sui cellulari e la salute.
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