Sono passati pochi giorni da quando Encyclopaedia Britannica ha rinnovato la dichiarazione di intenti di entrare nel mercato online, e ora appare chiaro quanto sarà difficile la scalata che deve affrontare. La scorsa settimana Wikipedia è stata visitata dal 97% dei navigatori statunitensi di enciclopedie online. MSN Encarta è al secondo posto con 1,27% di visite, seguita da Encyclopedia.com (0,76%), Fact Monster (0,72%) e al quinto posto da Britannica.com (0,57%). Encyclopaedia Britannica ha dichiarato l'intenzione di rilanciare il suo sisto web per consentire un maggior livello di partecipazione degli utenti. In un'intervista il presidente della società, Jorge Cauz, si lamenta del fatto che Google posizioni d'ufficio Wikipedia nei primi risultati di molte ricerche. E Mentre Encyclopaedia Britannica è un'istituzione editoriale prestigiosa e secolare che sta lottando per adattarsi a internet, Wikipedia è un emblema del potere di sconvolgimento del web. Scritta e pubblicata da migliaia di volontari di tutto il mondo, Wikipedia pubblica edizioni e contributi immediatamente senza un processo di approvazione per la maggior parte di quanto viene inserito. E si affida alla “libertà della massa” per l'accuratezza, per quanto questa sia stata talvolta contestata. Un'altra grande differenza: Wikipedia è gratis, Britannica.com richiede un abbonamento a pagamento per accedere alla maggior parte dei contenuti, cosa che penalizza la sua popolarità e visibilità nei motori di ricerca.
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