Cresce la confusione in rete e la relativa proprietà di nome e domini. E' successo qualche giorno fa: un dominio internet attivato con il nome di un marchio gia' registrato va trasferito ai titolari del marchio, dice un'ordinanza di un giudice. Sono state cosi' accolte le richieste di una casa editrice toscana che, dopo aver registrato il nome di una rivista, non ancora pubblicata, ha fatto ricorso contro una concorrente che usava lo stesso nome per un periodico e per il web. 'Il giudice - ha detto l'avvocato che ha firmato il ricorso - ha applicato una legge del 2005 sulla proprieta' industriale'. In oltre, per tutto quanto riguarda l'utilizzo del proprio nome/marchio in ambito internet, due terzi delle società non sanno che potranno utilizzare il proprio nome nei siti web al posto delle estensioni come .com, .org, o .net a partire dall'anno prossimo, quando i domini Internet verranno liberalizzati. L'Organizzazione per l'Assegnazione di Nomi e Numeri Internet (Icann), che gestisce l'assegnazione degli indirizzi web, inizierà ad accogliere le richieste di nuovi domini a partire dall'anno prossimo, ha dichiarato il Future Laboratory, che ha condotto la ricerca. Ma la maggioranza delle compagnie non è a conoscenza di questo cambiamento, come ha rilevato l'indagine svolta per Gandi.net.
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