Ask.com, il motore di ricerca che per anni ha cercato di soffiare i navigatori della rete a giganti come Google, Bing e Yahoo, è ormai giunta alla resa dei conti arrendendosi al proprio core business. I dirigenti della società hanno annunciato a Bloomberg un taglio sul personale, saranno licenziati 130 ingegneri interrompendo lo sviluppo della tecnologia sugli algoritmi di ricerca. Non più tardi di cinque anni fa, il magnate dei media Barry Diller, ha acquistato Ask.com per un valore di 1,85 miliardi di dollari, con l’assoluta certezza che il suo neo acquisto potesse entrare in diretta competizione con Google. Spesso però le cose non vanno esattamente come vorremmo e lo stesso Diller in una e-mail a Bloomberg ha ammesso che quanto realizzato in questi anni non può in alcuna maniera tener testa a Google. I restanti ingegneri verranno raggruppati presso la sede della compagnia ad Oakland in California, presso la quale si dedicheranno allo sviluppo di un servizio Q&A online.
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